L'ARRIVO

Arrivata dopo un viaggio di 456 Milioni di Km durato 7 mesi nello spazio, la sonda spaziale Spirit atterra sul suolo Marziano, per svelare i misteri del pianeta, primo fra tutti l'esistenza d’acqua e di forme di vita.
Una volta toccata la superficie la sonda rimbalza più volte, protetta dagli airbags.
Vi sono stati quasi venti minuti di silenzio prima che Spirit riuscisse a inviare il suo primo segnale sulla Terra confermando che tutto era andato bene.
Spirit è atterrata all'interno del cratere Gusev, che ha un diametro di 150 km, alle 23:35 di sabato a New York, le 5:35 di domenica mattina in Italia. Poco più tardi, Spirit ha iniziato a inviare immagini del Pianeta rosso.

 

LE MANOVRE PER LA DISCESA

Una volta abbassate le ruote Spirit si deve ruotare per evitare un airbags non perfettamente sgonfio.
A questo punto Spirt è pronto per scendere e avventurarsi sul suolo marziano.
Finalmente dopo tantissimi test e analisi del terreno Spirit si prepara per un durissimo compito quello della discesa, un compito di estrema precisione, ogni movimento potrebbe essere fatale e far ribaltare il Rover. 

 

LE SCOPERTE

Questa è la prima immagine scattata dalla telecamera posteriore di Spirit quando è sceso dalla sua piattaforma.
Ciò che rende importante questa foto sono i segni delle ruote sul suolo marziano che hanno permesso agli scienziati di scoprire che il suolo non è sabbioso come si pensava ma  è fangoso.
Le tracce lasciate sul terreno infatti ci mostrano un terreno morbido come il fango, per adesso si è scoperto che ciò che rende il terreno in quello stato non è acqua ma una specie di “colla” la cui composizione è ancora sconosciuta.
Altra grande scoperta dei rover è stata la presenza di Ematite nell’terreno minerale che si può formare solo in presenza d’acqua.

 

I RECORD

Oltre ad analizzare rocce e analizzare tutto ciò che trovava sul suo cammino, a spirit spetta un altro importante riconoscimento, un Record
Spirit infatti ha ottenuto il record di distanza battendo quello precedente del rover Paithfander, percorrendo ad oggi la bellezza di quasi 700 metri, tantissimi per un robottino che si muove a 6 metri all'ora distante milioni di Km da noi.